Nuova modalità di rilascio dei certificati di circolazione in Turchia – Posizione delle autorità doganali dell’Unione

23/07/2018 di EasyFrontier

Nell’ultimo periodo, operatori dell’Unione europea hanno riscontrato dei problemi relativamente ai certificati di circolazione dei prodotti (in particolare, il certificato A.TR), rilasciati dalle autorità doganali turche.

La Commissione europea ha reso noto che, a partire dal 24 aprile 2018, infatti, gli uffici doganali turchi utilizzano un nuovo sistema elettronico per il rilascio di tali certificati. I documenti in questione – fanno sapere le autorità doganali degli Stati membri dell’UE – non riportano alcuna firma dell’autorità turca di rilascio.

I certificati di circolazione rilasciati in Turchia riportano un codice QR (Quick Response Code), unico e non riproducibile, che viene riportato sul certificato solo nel momento in cui il certificato medesimo viene accettato elettronicamente dalle autorità doganali turche. La Turchia sostiene che i certificati così emessi devono essere considerati al pari di quelli su cui è apposta una firma.

Le autorità doganali dell’Unione europea, però, hanno fatto presente alla Commissione che, ad oggi, non sono in grado di leggere i codici QR riportati sui certificati rilasciati dalle autorità turche e che la procedura di emissione elettronica di tali documenti non è linea con le regole previste sia dagli accordi preferenziali tra Turchia e Unione europea sia dalla Decisione 1/2006 del Comitato di Cooperazione Doganale UE-Turchia.

La questione è stata discussa dall’Ue e dalla Turchia; tuttavia, allo stato delle cose, i certificati che non riportino una firma delle autorità doganali turche non possono essere accettati, in quanto il codice QR non può sostituire la firma delle autorità. Pertanto, gli Stati membri devono restituire i certificati non firmati, in modo che essi possano essere firmati o sostituiti con certificati firmati dalle autorità turche.

La Commissione europea auspica che la Turchia provveda a trovare una soluzione al più presto, in modo da poter rilasciare certificati firmati.

Rimane fermo che nel caso di utilizzo di transito comune, ossia di emissione di documento di transito T2, la problematica della posizione doganale delle merci turche sarebbe risolta ipso facto.

A fine settembre 2018, si terrà il prossimo incontro del Comitato di Cooperazione Doganale UE-Turchia, nell’ambito del quale verrà nuovamente sollevata la questione.

In attesa di ulteriori novità, Easyfrontier rimane a disposizione delle aziende per chiarimenti e approfondimenti in tema.




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