Come noto, il certificato di origine è un documento volto ad attestare l’origine non preferenziale della merce esportata e, in Italia, viene rilasciato dalla competente Camera di Commercio.

Sulla base delle “disposizioni per il rilascio dei certificati di origine e dei visti per l’estero” diramate dal Ministero dello Sviluppo economico d’intesa con Unioncamere, a partire dal 1° giugno 2019 la domanda di rilascio del certificato di origine deve essere presentata attraverso la piattaforma informatica CERT’O ed essere firmata digitalmente dal richiedente.

Gli operatori, per usufruire del servizio, devono essere abbonati al servizio Telemaco e disporre della firma digitale.

Fanno eccezione le persone fisiche e i soggetti non iscritti al Registro delle imprese nonché le aziende che, a causa di particolari motivi di urgenza o nell’impossibilità di utilizzare gli strumenti tecnologici per temporanei problemi di ordine tecnico, possono continuare a richiedere in forma cartacea il certificato di origine.

Inoltre, le disposizioni del Ministero dello Sviluppo Economico e di Unioncamere prevedono la possibilità, per le singole Camere di Commercio, di introdurre procedure di stampa in azienda del certificato di origine: tale agevolazione, già trattata da Easyfrontier in una news precedente, è concessa esclusivamente ai titolari di autorizzazione AEO, agli esportatori autorizzati e agli esportatori registrati al sistema REX.

Easyfrontier resta a disposizione delle imprese interessate per ulteriori chiarimenti e approfondimenti sul tema.