Facsimile per la richiesta di informazioni sui componenti potenzialmente a duplice uso

Le restrizioni in materia di esportazione di prodotti a duplice uso sono state, ultimamente, interpretate in modo più stringente, richiedendo una più approfondita analisi non solo del prodotto effettivamente esportato ma anche dei suoi componenti: nel caso in cui questi ultimi fossero classificabili come beni a duplice uso (o comunque oggetto di limitazioni specifiche nel commercio internazionale), dovrà essere richiesta l’autorizzazione all’esportazione pur in assenza dei requisiti previsti formalmente dalla normativa in caso di componenti di impianti e macchinari (che, lo ricordiamo, sono: l’agevole estrazione del componente dal prodotto finito, il suo rilievo economico in relazione al valore totale del bene venduto, la rilevanza funzionale preminente del componente medesimo). Tale orientamento (visto che non si può parlare di vincolo esplicito) si è sensibilmente rafforzato anche per effetto della maggior incisività delle restrizioni messe in campo dagli Stati Uniti e al fine di evitare manovre volte ad eludere le limitazioni di cui parliamo. In particolare, i fornitori di tali componenti (quali, ad es., valvole particolarmente resistenti all’usura, controller elettronici, etc.) pretendono, prima di effettuare le consegne dei propri prodotti (magari acquistati dal cliente, che li integra in impianti più complessi, senza avere la percezione della loro dualità), che il cliente medesimo, se esportatore del prodotto finito, si procuri l’autorizzazione all’esportazione per il componente stesso. Naturalmente, scoprire di dover richiedere un’autorizzazione ministeriale per un componente magari di rilevanza minima nell’impianto ma ormai codificato nel processo di assemblaggio e quindi molto difficilmente sostituibile, crea problemi non da poco, soprattutto quando il rifiuto di effettuare le consegne avvenga a ridosso del montaggio finale e dell’esportazione degli apparati o degli impianti.

Per tale ragione, abbiamo pensato di pubblicare qui un piccolo facsimile di richiesta da utilizzare per ottenere, al momento della creazione dell’ordine o durante la fase di progettazione, tutte le informazioni necessarie per poter, magari, procedere con tempestività alla istanza di autorizzazione presso il Ministero per lo Sviluppo Economico, procedura che può durare fino a 90 giorni.

La richiesta, che sarebbe opportuno inviare a tutti i propri fornitori di componenti o, almeno, a quei fornitori che trattano componenti potenzialmente a duplice uso, ha il solo scopo di evitare l’insorgenza del problema al momento della finalizzazione della spedizione, con tutte le conseguenze che sono facilmente immaginabili. Essa, naturalmente, non dovrà essere compilata obbligatoriamente dal fornitore ma, evidentemente, evita che questi possa poi rifiutare legittimamente la consegna dei componenti in mancanza di autorizzazione all’esportazione.


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