Autorizzazioni dual use: cosa cambia dal 2020

27/02/2020 di EasyFrontier

È notizia ormai nota che attraverso il decreto legislativo 104/2019, l’autorità di vigilanza preposta alla valutazione e all’eventuale rilascio delle licenze dual use, e più in generale sulle politiche di export control nazionali, è passata dall’essere il Ministero dello Sviluppo Economico a quello degli esteri, con conseguente trasmigrazione di database e modulistica, come evidenzia il sito stesso della Farnesina.

Per effetto del decreto citato, l’organo deputato all’interno del ministero a questi adempimenti è stato individuato nell’UAMA ( Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento), già aveva individuato come soggetto competente per l’applicazione del regolamento vigente in materia di armamenti ( legge 185 del 1990). Tale organismo dal 1 gennaio 2020 rilascia le autorizzazioni previste per l’esportazione, il trasferimento, l’intermediazione l’assistenza tecnica ed il transito di prodotti a duplice uso, unitamente al rilascio delle autorizzazioni concernenti materiali soggetti al regolamento antitortura e ai prodotti listati per effetto di misure unionali. Ai sensi della normativa, inoltre, il Direttore dell’autorità nazionale, presiede il Comitato consultivo interministeriale chiamato ad esprimere pareri obbligatori, sebbene non vincolanti sulle operazioni di esportazione. In tale comitato sono inoltre rappresentati l’ADM, gli interni, la Difesa, il Mise, e i maggiori dicasteri coinvolti in queste transazioni.

Nonostante queste chiare disposizioni contenute nella normativa di riferimento, per facilitare l’operatività in merito a questo tipo di compliance, è possibile fino al 30 giugno 2020, inviare le richieste di autorizzazione alle esportazioni di materiale e tecnologie dual use agli stessi riferimenti validi antecedentemente l’entrata in vigore del Decreto:

Ministero dello Sviluppo Economico

Viale Boston, 25

00144 Roma

e-mail: polcom4@mise.gov.it

Pec: dgpci.div04@pec.mise.gov.it

In seguito a tale data, non è ancora stato indicato chiaramente se i due percorsi autorizzativi coesisteranno parallelamente, oppure verrà tutto convogliato sul Ministero degli Esteri.

Easyfrontier rimane a disposizione nel supporto agli operatori nell’implementazione, redazione e ottenimento di questo tipo di autorizzazioni.



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