Il 31 gennaio è la data di scadenza per la presentazione del 2° report CBAM con l’utilizzo obbligatorio
dei c.d. dati reali (actual data). Analogamente a quanto già previsto nel trimestre scorso, nel caso in cui il dichiarante CBAM non sia riuscito a reperire tali dati dal proprio fornitore, potrà scegliere l’opzione “dati reali non disponibili”. In tal caso si dovrà integrare il report CBAM con adeguate motivazioni e si dovranno allegare relative prove (secondo quanto indicato dalle FAQ 74 ex 75).
Con riferimento alla scadenza del 31 gennaio, la Commissione ha leggermente modificato l’interfaccia del Portale CBAM, introducendo alcuni asterischi (che di norma interpretiamo come dati obbligatori) con riferimento alla “fonte del valore del fattore di emissione”.
In breve, si potrà, alternativamente, indicare come fonte (Regolamento di Esecuzione (UE) 2023/1773):
1- Dati dell’Agenzia internazionale per l’Energia (AIE) forniti dalla Commissione
2- Other – “in base a qualsiasi altro fattore di emissione della rete elettrica del paese di origine, basato su dati pubblicamente disponibili, che rappresenti il fattore di emissione medio o il fattore di emissione di CO2 “
Nel caso in cui venga selezionato “Other” sarà necessario compilare una seconda casella specificando quale fattore di emissione; mentre nel caso si faccia riferimento ai dati AIE il campo andrà lasciato vuoto.
Inoltre, ricordiamo che per la presentazione della Dichiarazione CBAM che scadrà il 31 gennaio è obbligatorio indicare il CAP (ove previsto dallo specifico paese) dell’impianto e della sede legale del fabbricante extra-UE.
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