COVID-19: la WCO ha pubblicato i codici di Sistema Armonizzato dei materiali connessi all’emergenza

27/03/2020 di EasyFrontier

La WCO – World Customs Organization (in italiano, Organizzazione Mondiale delle Dogane) ha dedicato una sezione del proprio sito all’emergenza Coronavirus.

Nello specifico, in tale pagina web sono riportati gli aggiornamenti, l’elenco delle misure poste in essere singolarmente dai Paesi aderenti alla WCO e altri strumenti utili per gli operatori economici. Tra questi ultimi, è di grande importanza per le imprese – che siano importatrici o esportatrici – il documento che riporta l’elenco dei beni ritenuti essenziali per l’emergenza COVID-19 e i relativi codici di SA – Sistema Armonizzato (in inglese, HS – Harmonized System).

Come noto, sono riportati i codici di Sistema Armonizzato, 6 cifre, perché condivisi a livello WCO; per le cifre successive alla sesta, infatti, è lasciata piena discrezionalità di scelta ai singoli Paesi.

I materiali ricompresi nel documento sono: kit, strumenti e apparecchiature per i test diagnostici; indumenti protettivi e simili (protezioni per viso e occhi, guanti, etc.); termometri; disinfettanti e prodotti per la sterilizzazione; dispositivi medici e prodotti ad essi connessi.

Alcuni di tali prodotti, gli indumenti protettivi e simili, sono i medesimi di cui al Regolamento di esecuzione (UE) 2020/402 e ss.mm.ii., che istituisce l’obbligo di autorizzazione per le esportazioni dalla UE di taluni dispositivi di protezione individuale, cui abbiamo già dedicato alcune news nei giorni scorsi. Il Regolamento di esecuzione, essendo uno strumento proprio della UE, riporta i codici di Nomenclatura Combinata (NC, 8 cifre). Le prime sei cifre (codice SA), però, sono proprio quelle del documento WCO.

È opportuno specificare che la WCO non ha ideato tale documento per far sì che i Paesi aderenti introducano limitazioni o misure restrittive all’import o all’export. Al contrario, sul sito è riportato un estratto delle Raccomandazioni dell'OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità aggiornate del 29 febbraio 2020, che specifica che le restrizioni possono interrompere gli aiuti necessari e il supporto tecnico, possono avere impatto negativo sulle imprese e possono avere effetti sociali ed economici negativi nei Paesi interessati. Proprio per questo, la WCO richiede che le autorità doganali dei diversi Paesi continuino a facilitare gli scambi non solo dei beni di prima necessità ma delle merci in generale, al fine di contribuire a ridurre al minimo l'impatto complessivo dell'epidemia COVID-19 sulle economie e sulla società.  

Easyfrontier consiglia agli operatori economici di confrontare i codici del documento pubblicato dalla WCO con la classificazione doganale attualmente utilizzata per i prodotti in esso ricompresi: il documento, infatti, fornisce un primo controllo sulla correttezza del codice individuato. Inoltre, fornisce un suggerimento sui prodotti che potrebbero essere oggetto di particolari misure poste in essere dai diversi Paesi per fronteggiare l'emergenza Coronavirus.

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