In seguito all’inasprimento delle politiche tariffarie statunitensi, la Cina ha adottato una serie di misure per tutelare i propri interessi economici e commerciali. Le autorità cinesi hanno dichiarato che tali azioni sono una risposta necessaria alle iniziative degli Stati Uniti, sottolineando l’importanza di proteggere la sovranità economica nazionale.
Di particolare interesse per gli operatori unionali sono le misure volte a colpire i prodotti originari degli Stati Uniti: infatti, le tensioni principalmente daziarie tra USA e Cina costringono a prestare particolare attenzione nella programmazione della supply chain, anche perché le misure adottate dal governo cinese potrebbero avere ripercussioni anche sulle disponibilità e sui costi dei beni importati dalla Cina.
Ecco la cronologia delle misure adottate:
- 4 febbraio 2025: la Cina risponde ai dazi addizionali USA con dazi del 15% su carbone e gas naturale liquefatto (GNL), e del 10% su petrolio e macchinari agricoli statunitensi.
- 3 marzo 2025: la Cina rafforza la replica con dazi del 15% su pollo, grano, mais e cotone, e del 10% su soia, carne suina, bovina, prodotti ittici, frutta, verdura e latticini.
- 4 aprile 2025: la Cina annuncia un incremento del 34% dei dazi su tutti i prodotti statunitensi, sospende le importazioni di legname e soia da specifiche aziende USA, e avvia indagini antidumping su determinati prodotti medici.
- 9 aprile 2025: in risposta a ulteriori dazi statunitensi, la Cina aumenta le tariffe al 125% su beni americani e inserisce nuove aziende USA nella lista delle entità inaffidabili.
- Da ultimo la Cina ha introdotto tariffe di ritorsione fino all’84% sui veicoli: si tratta di misure che mirano a colpire uno dei settori chiave dell’economia americana, esercitando pressione per una revisione delle politiche tariffarie.
Oltre all’aumento dei dazi, la Cina ha implementato ulteriori contromisure, che comprendono: maggiori controlli sulle esportazioni, avvio di indagini antitrust, emissione di avvisi riguardo al turismo negli USA, esprimendo preoccupazione per la sicurezza dei propri cittadini.
La Cina ha inoltre presentato una denuncia formale all’OMC contro le nuove tariffe statunitensi, evidenziando la volontà di risolvere le dispute attraverso canali multilaterali.
Tutte le precedenti notizie sono disponibili anche sul sito ufficiale dell’Amministrazione Generale delle Dogane della Repubblica Popolare Cinese.
Va ricordato che non tutte le informazioni sono disponibili in lingua inglese, ma è comunque opportuno prestare particolare attenzione all’esportazione verso la Cina di beni che potrebbero essere di origine USA.
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