Con la Presidential Proclamation n. 10795 del 29 settembre 2025, “Adjusting Imports of Timber, Lumber, and their Derivative Products into the United States”, il Presidente degli Stati Uniti Trump ha introdotto misure tariffarie nei confronti delle importazioni di legno, legname e prodotti derivati ai sensi della sezione 232 del Trade Expansion Act del 1962.

A seguito del rapporto del Segretario al Commercio del luglio 2025, che ha evidenziato come i flussi di importazione stiano compromettendo la competitività e la capacità produttiva domestica, sono stati stabiliti dazi aggiuntivi a partire dal 14 ottobre 2025: il legname di conifere e il legname da costruzione sono soggetti a un dazio addizionale ad valorem del 10% mentre i prodotti imbottiti in legno, i mobili da cucina, i mobili da bagno e le loro parti in legno sono soggetti a un dazio addizionale del 25%.

A partire dal 1° gennaio 2026, il dazio addizionale su prodotti imbottiti in legno sarà aumentato al 30% mentre quello relativo a mobili da cucina, mobili da bagno e loro parti in legno sarà aumentato al 50%.

Fanno eccezione i beni originari di UE, il Regno Unito e il Giappone per cui sono previste soglie massime inferiori: dazio addizionale del 10% per il Regno Unito e tetto massimo del 15% (dazio MFN + dazio aggiuntivo) per UE e Giappone .

La Proclamation affida, inoltre, al Dipartimento del Commercio e all’Ufficio del Rappresentante per il Commercio il compito di avviare negoziati con i partner esteri per mitigare l’impatto delle tariffe mediante accordi bilaterali o multilaterali. Le nuove misure mirano a rafforzare la resilienza industriale statunitense, tutelando la filiera del legno e garantendo la capacità produttiva necessaria per settori strategici.

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