Torniamo sul PoUS a fronte delle numerose richieste di approfondimento e chiarimento che abbiamo ricevuto dagli operatori, tentando di integrare le istruzioni dettate da Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) con una piccolissima guida pratica. Naturalmente, la guida non ha pretesa di esaustività e completezza: si vorrebbe solo aiutare chi, magari occasionalmente, ha la necessità di provare la posizione unionale delle merci.

A livello operativo, per emettere il PoUS è necessario abilitarsi nel MAU dell’azienda richiedente abilitando e delegando ai soggetti preposti le seguenti autorizzazioni:

• POUS_STP_EXECUTIVE
• POUS_STP_CONSULTATIVE

Quando vi è necessità di emettere il PoUS, si invia la dichiarazione doganale di esportazione B4 indicando al campo 44 della dichiarazione doganale il codice C620 che dichiara la contestuale emissione del PoUS.

Si passa poi alla compilazione del PoUS accedendo al portale EU Customs Trader Portal (EUCTP) tramite autenticazione sulla piattaforma Uniform User Management and Digital Segnature System (UUM&DS). Dal EUCTP sarà poi possibile accedere al PoUS - Specific Trader Portal (PoUS - STP) e compilare il modulo elettronico per effettuare la richiesta del PoUS. La creazione del PoUS prevede l’inserimento di una serie di dati, tra cui il numero MRN del B4 emesso, le voci doganali di cui è composto il messaggio B4, con relativi colli e pesi, e le fatture interessate in allegato.

Il sistema PoUS - STP gestisce la richiesta - verificando la correttezza strutturale del messaggio e la coerenza con i dati memorizzati nei sistemi ad esso collegati - e, se non si è emittenti autorizzati, sarà necessario attendere la convalida da parte della dogana di presentazione, attraverso il monitoraggio delle notifiche del portale.

Nel caso in cui la dogana neghi la validazione, è necessario annullare e riemettere anche il B4, perché il sistema non consente l’invio di un secondo POUS per una stessa dichiarazione doganale.

Una volta validato, il PoUS ha una validità di 90 giorni.