Terre rare e semiconduttori: La Cina introduce nuove misure di controllo all’esportazione con portata extraterritoriale

10/10/2025 di Easyfrontier

Con gli Annunci n. 61 e n. 62 del Ministero del Commercio della Repubblica Popolare Cinese (MOFCOM), la Cina ha adottato un nuovo quadro normativo in materia di controlli all’esportazione che estende significativamente la portata della disciplina, introducendo elementi di extraterritorialità e ampliando l’ambito oggettivo delle restrizioni.

L’Annuncio n. 61, che entrerà in vigore il 1° dicembre 2025, stabilisce che anche operatori economici non cinesi dovranno ottenere una licenza di esportazione rilasciata dal MOFCOM qualora esportino, da Paesi terzi (ad esempio dall’Unione europea), prodotti che incorporano componenti, materiali o tecnologie di origine cinese soggetti a controllo. L’obbligo si applica quando il prodotto realizzato al di fuori della Cina contiene, integra o miscela beni elencati nell’allegato all’Annuncio n. 61 – tra cui figurano magneti alle terre rare e determinati materiali semiconduttori – e la quota di valore di tali componenti è pari o superiore allo 0,1% del valore complessivo del bene.

Le autorizzazioni all’esportazione non verranno concesse, in linea di principio, per spedizioni destinate a usi militari, a soggetti inseriti nelle liste di controllo o di preoccupazione del MOFCOM (incluse le controllate con partecipazione pari o superiore al 50%) o in presenza di rischi connessi alla proliferazione di armi di distruzione di massa, al terrorismo o ad applicazioni militari.

Parallelamente, l’Annuncio n. 62, entrato in vigore con effetto immediato, introduce restrizioni specifiche sull’esportazione di tecnologie relative all’estrazione, separazione, fusione, produzione di magneti e riciclo di terre rare. La nozione di “esportazione” è definita in senso ampio, includendo anche il trasferimento di know-how e tecnologie a soggetti stranieri mediante contratti di licenza, investimenti, attività di formazione, consulenza, ricerca e sviluppo, test o partecipazione a fiere internazionali.

Considerato che la Cina detiene circa il 70% della produzione mondiale di terre rare, il 90% della capacità di separazione e raffinazione e oltre il 93% della fabbricazione di magneti, tali misure sono destinate ad avere un impatto rilevante sulle catene di approvvigionamento globali, in particolare nei settori ad alta tecnologia, automobilistico e della difesa.

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