Il 22 marzo 2025 la Commissione Europea ha pubblicato la Comunicazione “Steel and Metals Action Plan”, un documento strategico volto a rafforzare la competitività e la resilienza della filiera europea dell’acciaio e dei metalli di base, settori fondamentali per la transizione energetica e la sicurezza economica dell’Unione.
La Comunicazione sottolinea la necessità di rafforzare gli strumenti di difesa commerciale per tutelare l’industria europea da pratiche distorsive e dalle crescenti tensioni sui mercati internazionali. Tra i riferimenti principali, viene richiamato il precedente delle misure statunitensi introdotte nel 2018 ai sensi della Sezione 232 delTrade Expansion Act, che avevano colpito le importazioni di acciaio e alluminio per presunti motivi di sicurezza nazionale e alle quali l’UE aveva risposto con l’adozione di contromisure tariffarie mirate. La questione riemerge con forza nel contesto attuale, a seguito della decisione degli Stati Uniti di introdurre, a partire dal 2 aprile 2025, ulteriori dazi addizionali su determinate categorie di prodotti (reciprocal tariffs), misura che ha spinto l’Unione europea ad avviare un riesame delle possibili contromisure a salvaguardia del mercato interno.
Il documento evidenzia inoltre il ruolo crescente delle autorità doganali nel controllo delle importazioni di acciaio e metalli, anche alla luce dell’operatività del CBAM, che già interessa prodotti come acciaio e alluminio. La Commissione sottolinea che il CBAM non solo contribuisce a prevenire la rilocalizzazione delle emissioni, ma impone anche nuovi obblighi dichiarativi in dogana legati alla tracciabilità ambientale delle merci importate: per tale ragione, viene richiamata la necessità di integrare il CBAM con le misure di difesa commerciale esistenti, evitando sovrapposizioni che possano comprometterne l’efficacia complessiva.
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